I pannelli isolanti che abbiamo in casa sono davvero sicuri? La risposta purtroppo è negativa: spesso rilasciano nell’ambiente sostanze dannose.
I pannelli isolanti non sono una novità dell’ultim’ora: negli ultimi anni se ne parla molto di più in quanto crescente è l’attenzione all’ambiente e pure al risparmio, ma in realtà già nel secondo dopoguerra venivano realizzati pannelli con la funzione di isolare termicamente le abitazioni.
Negli ultimi anni si parla tanto di cappotto termico e molti condomini sono sempre più propensi a fare installare il cappotto esterno che consente di fare un salto anche di 4 classi energetiche. In altri casi, molti prediligono il cappotto termico interno: efficace e meno dispendioso. Ma, come anticipato, già nel dopoguerra, intorno agli anni ’50, venivano realizzati pannelli isolanti per gli appartamenti.
La loro funzione era chiarissima: isolando l’abitazione consentivano sia di stare al caldo che di risparmiare sui riscaldamenti. Ma a quale prezzo? Per poter essere accessibili a tutti, i primi pannelli isolanti – che ancora oggi molti hanno in casa – venivano realizzati con materiali poco rispettosi e dell’ambiente e della salute.
Anche se non hai installato il cappotto termico, se abiti in una casa un po’ datata dentro ai muri potrebbero esserci dei pannelli isolanti realizzati negli anni ’50 o ’60. Ebbene sappi che questi pannelli rilasciano nell’ambiente sostanze tutt’altro che sane.
I pannelli isolanti sono sicuramente utilissimi per stare al caldo senza abusare dei termosifoni. In questi termini fanno certamente del bene alle nostre tasche. Ma sono positivi anche per l’ambiente? Non sempre: tutto dipende dal materiale con il quale sono stati realizzati. Quelli moderni sono fatti con fibre naturali ed ecologici come la fibra di legno, la lana di pecora, il sughero o la canapa. In passato, però, non era così. Negli anni passati i pannelli isolanti venivano realizzati utilizzando materiali sintetici a basso costo come polistirene estruso, poliuretano espanso o polistirene espanso.
Materiali che costano sicuramente meno di quelli ecologici ma che hanno un peso altissimo in termini di salute e di sostenibilità. Infatti contengono sostanze petrolchimiche e rilasciano microplastiche praticamente impossibili da smaltire. Questo tipo di materiali sono inquinanti dall’inizio alla fine: per produrli vengono impiegate sostanze che impattano sull’ambiente e viene impiegata parecchia energia e una volta esaurita la loro funzione diventa impossibile smaltirli a causa delle microplastiche che contengono.
Una volta smaltiti, in ogni caso, producono ulteriore inquinamento che si diffonde nell’aria dopo essere stati inceneriti. In conclusione sono una comodità per risparmiare sul riscaldamento ma questa comodità la paghiamo con un ambiente e un’aria più inquinate. E questo, neanche a dirlo, incide pure sulla nostra salute. Inoltre, anche prima di venir smaltiti all’inceneritore, rilasciano formaldeide e altre sostanze tossiche nell’aria di casa che possono provocare problemi respiratori oltreché malattie ancora più serie. La soluzione migliore, se li hai in casa, è farli disinstallare quanto prima e sostituirli con pannelli isolanti in fibre naturali.
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